Celebrazione della Battaglia di Monticello 2019

Tra il 15 ed il 16 aprile 1945, settantaquattro anni fa, un gruppo di partigiani resistette all’assedio e sconfisse un numero di nazifascisti preponderanti di numero in ragione di 1 a 13, aggiungendo un importante tassello alla liberazione della città di Piacenza.

“Loro hanno circondato il castello e si sono trovati davanti una resistenza, un fuoco che non si immaginavano. Noi eravamo molto armati, pochi uomini, ma con molte armi, molte munizioni. Il primo intervento che loro hanno fatto è stato di mandare degli ufficiali. Quando loro si sono avvicinati per entrare nel castello, c’è una finestra sopra, da quella finestra sono state lanciate due bombe anticarro che li hanno disintegrati. Quindi il primo colpo lo hanno avuto con la perdita di questi ufficiali e questi sottufficiali.”

Dopo quasi sette ore di battaglia, alle dieci del mattino, gli assedianti nazifascisti chiedono una tregua e si ritirano: nelle loro fila fra morti, feriti, prigionieri e assenti mancano 224 uomini, quasi la metà di tutti quelli che hanno preso parte all’assalto. I caduti di questa gloriosa pagina della storia piacentina furono: Gino Cerri commissario di brigata, Carlo Ciceri partigiano, Aldo Passerini partigiano e uno fra i più famosi comandanti della Resistenza piacentina, Lino VescoviIl Valoroso”.

Come ogni anno ritorniamo a Monticello di Gazzola, nel cuore della bellissima Val Luretta, per onorare la memoria e tenere vivo il ricordo dei caduti e di tutti i partigiani e le partigiane che combatterono per la nostra libertà. Come ogni anno abbiamo un senso di vuoto più grande per la scomparsa di alcuni fra i protagonisti, ma come ogni anno abbiamo più forte il sentimento di orgoglio che ci dà l’impegno di tenere viva e vivace la memoria delle gesta e l’attualità degli ideali.
La scelta di combattere anche di fronte ad un nemico che sembra invincibile, le difficoltà patite durante gli anni ed i mesi dell’antifascismo militante, la capacità di mediare fra gruppi con appartenenze politiche e provenienze culturali differenti in nome degli ideali di libertà ed uguaglianza fra i popoli, continuano a fornirci un esempio quanto mai attuale: in un Paese in cui le destre si dichiarano apertamente neofasciste, in cui i valori su cui si fonda la nostra Costituzione sono sostituiti dai dis-valori dell’egoismo, del “prima noi” e degli altri “me ne frego“, il ricordo della Resistenza e dei suoi protagonisti dobbiamo metterlo in pratica ogni giorno, impegnandoci nella costruzione di un Paese migliore, come quello che sognavano i caduti di Monticello. Questo è il nostro impegno rinnovato per il futuro, questo è quello che chiederemo anche a tutti voi, se vorrete essere con noi domenica 14 aprile sotto al monumento al Valoroso, per continuare idealmente la sua battaglia per la Libertà.

 

A.N.P.I. Sezione di Travo